Farmacia ASP n.2

Personale poco professionale. Ho chiesto il generico di un antidolorifico intramuscolare comunissimo, che tutte le farmacie dovrebbero avere sempre a disposizione, mi è stato risposto con aria di sufficienza "c'è quello DI MARCA, altrimenti niente". Siccome avevo un dolore atroce alla schiena e necessitavo per forza del farmaco, ho dovuto prenderlo pagandolo molto più del generico. Ma a costo di crepare di dolore, non ci metterò più piede lì

10 minuti prima dell'orario di chiusura di pranzo i farmacisti decidono di non far più entrare i clienti, in un giorno in cui questa è l'unica farmacia aperta nel raggio di diversi chilometri. Un signore riesce poi a far riaprire 5 minuti dopo la chiusura, presentandosi come consigliere comunale e facendo valere il suo status. Una farmacista, con aria intimidita e frustrata, urla minacciando di chiamare i carabinieri e insultando i clienti, a suo parere mancanti di rispetto.

4 novembre 2023, ore 20:00.

La farmacia è in chiusura, ma una gentile dottoressa decide di farmi entrare comunque, forse impietosita dal mio volto sofferente, piegata in due da un forte dolore alla schiena.

La dottoressa che mi serve al banco mi accoglie con qualche insulto, dandomi della maleducata per essermi presentata all'ora di chiusura. Eppure non sono entrata in un negozio di bomboniere. Ad ogni modo, accolgo l'insulto ritenendo di meritarlo un po' e, pertanto, lascio che continui a insultarmi senza dir nulla. A onor del vero, non avevo forse le forze per dire nulla.

A questo punto, le porgo il mio cellulare con la foto di una ricetta bianca con cui il mio medico mi prescrive una terapia che suppongo che la gentile dottoressa sia in grado di ritenere coerente con il mio evidente stato fisico. Eppure, la ricetta è datata 4-11-2023, ma noi siamo al 4-12-2023.

Impossibile pensare che può essere alquanto improbabile che, esattamente un mese fa, io sia stata colpita dallo stesso mal di schiena, anche perché, nel caso, a quell' ora, sarei dovuta essere in ospedale piuttosto che in farmacia. Ed è altrettanto impensabile, evidentemente, che per un medico che prescrive centinaia di ricette, al 4 del mese, sia più probabile, per errore, riportare il solito mese delle ultime centinaia di ricette, avvero quello precedente.

Ebbene, quel che mi pare ovvio, per la gentile dottoressa non lo è stato: la ricetta è datata un mese fa e non può darmi quanto prescritto.

Esco dalla farmacia senza medicinali, per ritornarci la mattina seguente, dopo una notte insonne, alle ore 8:00, educatamente all'orario di apertura, con nuova ricetta e, fortunatamente, senza incontrare la gentile dottoressa della sera prima.

Purtroppo la farmacia non è un negozio di bomboniere ed è difficile decidere di non entrarci mai più, o quantomeno non sempre si può.

Di certo, dopo questa esperienza, difficilmente rimetterò piede in questa farmacia, se non in caso di urgenza ed estrema necessità.

Certi lavori si scelgono se si è in grado di offrire, con umanità e professionalità, un servizio pubblico al cittadino.

Mi dispiace solo per il resto dei colleghi della farmacia, che invece hanno sempre dimostrato professionalità e gentilezza, in particolare quelle presenti ieri sera, che, loro malgrado, hanno dovuto assecondare la collega, così come la dottoressa che mi ha servito questa mattina.

Ieri sera ho vissuto un vero e proprio abuso di potere da parte di una dottoressa mora in questa farmacia. La suddetta con estrema arroganza, maleducazione ed in modo estremamento aggressivo ha tentato di colpevolizzarmi rispetto all' acquisto di alcuni farmacia, solo perché non possedevo il cartaceo della ricetta. Violando la mia privacy ed assumendo un atteggiamento estremamente insensibile e moralistico. Nonostante ovviamente me li abbia regolarmente venduti.

Se potessi lasciare 0 stelle lo farei.

A parte le farmaciste senza un minimo di empatia e di comprensione nei confronti del cliente che hanno davanti.

Mi sono recata in farmacia perché l’unica aperta in giorno di festa e che mi poteva fare un tampone richiesto dal medico.

Dopo che un tampone a casa era risultato positivo in questa farmacia risulta negativo! Neanche il medico ci crede e mi dice di farmene un altro.

Mi faccio il secondo tampone io ed è di nuovo positivo. Per essere ancora più sicura me ne faccio fare uno da un’infermiera, e di nuovo positivo!

Ho buttato soldi e inoltre sono stata trattata come una cretina da due farmaciste che si credevano chissà chi e ne sapevano meno di me sul medicinale che avevo richiesto!

Imparate l’empatia, scendete dal piedistallo su cui state e imparate a lavorare! Per quanto mi riguarda in quella farmacia non ci metterò più piede e la sconsiglierò a chiunque!